
(riflessioni di Maurizio in poesia)
Facile da credere,
facile da comprendere:
fra i monti solenni,
i fiumi e la luce,
nel fuoco e nell’acqua,
fra nuvole e nebbie,
osservando le stelle,
la vita e la morte,
traspare l’Assoluto, Uno, l’Imperituro.
Difficile da credere,
difficile da comprendere:
nelle città dell’uomo,
fra macchine fredde, venefici gas,
la pubblicità ridondante dei potenti,
pur nell’arte e nel pensiero,
con opere maestose e belle,
nei frutti della mano e dell’ingegno,
trapela l’Assoluto, Uno, l’Imperituro.
Impossibile da credere,
impossibile da comprendere:
in me, in te, nell’altro,
nella folla, nel vicino, in tutti noi,
fra degrado e difficoltà,
per quotidiane dure realtà,
fra ciò che rifiutiamo e dov’è impensabile che sia,
nei fatti piccoli e concreti,
dove non è esaltante
e prevale la noia o lo spavento,
è proprio là che si mostra chiaramente
Facile da credere,
facile da comprendere:
fra i monti solenni,
i fiumi e la luce,
nel fuoco e nell’acqua,
fra nuvole e nebbie,
osservando le stelle,
la vita e la morte,
traspare l’Assoluto, Uno, l’Imperituro.
Difficile da credere,
difficile da comprendere:
nelle città dell’uomo,
fra macchine fredde, venefici gas,
la pubblicità ridondante dei potenti,
pur nell’arte e nel pensiero,
con opere maestose e belle,
nei frutti della mano e dell’ingegno,
trapela l’Assoluto, Uno, l’Imperituro.
Impossibile da credere,
impossibile da comprendere:
in me, in te, nell’altro,
nella folla, nel vicino, in tutti noi,
fra degrado e difficoltà,
per quotidiane dure realtà,
fra ciò che rifiutiamo e dov’è impensabile che sia,
nei fatti piccoli e concreti,
dove non è esaltante
e prevale la noia o lo spavento,
è proprio là che si mostra chiaramente
l’Assoluto, Uno, l’Imperituro.
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